sabato 31 luglio 2010

Cartoline dall'Inferno

Arriva in canile con un vestito a fiori, il rossetto sbavato ed enormi occhiali da sole.
Usa uno di quegli odiosi guinzagli allungabili, minuscolo, al quale è agganciata una cagnolina altrettanto minuscola, incrocio pinscher beige.
- Toglietemela di torno o vado in autostrada e la lascio là.
Lei, la cagnolina, si guarda intorno smarrita, con gli occhi spalancati, il mozzicone di coda tra le zampe, non capisce cosa vogliano da lei tutte quelle persone, chi le fa una carezza, chi le offre un bocconcino, non capisce cosa vogliano da lei tutti quei cani, dietro le reti dei recinti, che abbaiano e ringhiano e corrono come se potessero raggiungerla.
Lei, la padrona, viene mandata subito dal presidente dell'associazione, e se ne va borbottando, trascinandosi dietro, al guinzaglio, quei due occhi terrorizzati.
Non ho sentito il nome della cagnolina, se mai l'ha chiamata per nome durante il breve e raccapricciante colloquio con la veterinaria.
Ma ho idea che la rivedremo presto, dietro le sbarre dei recinti, ad abbaiare e ringhiare e correre come se fosse ancora libera, e non lo sarà più.

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