venerdì 18 giugno 2010

Sciacalli alle Cinque Terre

Postare da qui mi è difficile perché Milady De Winter mi sta attaccata come una cozza patella.
Comunque sta andando tutto benissimo. Il viaggio è cominciato alla grande: la De Winter ha perso il treno e io mi sono ritrovato alla stazione di Torino Porta Susa da solo come un pistola. Alla fine è arrivata incazzata nera con il treno che non l'ha aspettata.
Il nostro treno era l'intercity per Salerno. Mentre tutti gli scompartimenti erano mezzi vuoti, il nostro era pieno di salernitani anziani che tornavano in città per le ferie. Fino ad Alessandria non mi sono seduto perché stavano parcheggiando le milleottocentovaligie che avevano al seguito. Quando finalmente ho guadagnato il mio posto, i nostri simpatici compagni di viaggio hanno cominciato a parlare di
a) i figli è meglio farli quando si è giovani
b) i preti pedofili
c) i nuovi sistemi per far ricrescere i capelli sono vaccate
d) non esistono più le mezze stagioni
A Sestri Levante o scendevamo noi o lanciavamo loro dal finestrino.
Saliti sul regionale per La Spezia, Milady De Winter si lancia alla ricerca di un posto senza aspettarmi e finisco miseramente schiacciato dalla porta a scorrimento del treno. La sua giustificazione è stata "sei tu che sei un pistola".
Scesi finalmente alla nostra stazione, nel sottopassaggio semino per strada la busta con il regalo della Dea Eris, della quale mi restano in mano solo i manici. Rido come un coglione per circa tre ore, incapace di fermarmi, mentre la De Winter mi insulta e ripara la busta.
Alla fine ci mettiamo in cammino per la pensione. "Dove si trova?" mi chiede Milady De Winter. Io come al solito sono preparatissimo e rispondo "boh, comunque è qua vicino".
Dopo altre tre ore di camminata in salita con i bagagli e il sole (l'unico sole della giornata) dritto sul cranio, arriviamo alla pensione mentre il nostro rapporto è ormai in crisi a causa di velate minacce di morte della De Winter.
Il padrone della pensione sembra un maniaco sessuale. La tizia che ci accompagna alla camera è semplicemente lobotomizzata e si nutre esclusivamente di gelati.
"Andiamo in spiaggia!" propone la De Winter.
I due sperduti viaggiatori ripercorrono la strada e poi scoprono che non c'è spiaggia ma solo qualche scoglio isolato. Va benissimo. Si gode del rumore del mare con il sottofondo di "Sciaca, vieni qui. Sciaca, mi annoio. Sciaca, senti che bello il rumore del mare. Sciaca c'è un granchio/pesce/gabbiano/paguro. Sciaca, senti che bello il rumore del mare. Sciaca andiamo via. Sciaca lascia stare il granchio/pesce/gabbiano/paguro. Sciaca, senti che bello il rumore del mare."
La sera mangiamo al ristorante del maniaco sessuale con un gatto che ci guardava con gli stessi occhi del Gatto con gli Stivali di Shrek. Ha mangiato circa tre quarti della nostra cena, mentre la tizia lobotomizzata seguitava a nutrirsi di gelati.
Passo la notte sul bordo del letto mentre la gentile pulzella occupa il restante 99,9% e vengo svegliato dagli scrosci dell'acqua.
"Piove." dico.
"MMMgggrMM." risponde lei saggiamente.
Come sempre per svegliare Milady De Winter bisogna avere pazienza, ma soprattutto molto, molto tempo.
Alle 9 riapre un occhio.
"Che ore sono?" biascica.
"Le nove." rispondo.
"Oh. E sei rimasto tutto il giorno in camera ad aspettare me?"
Rimango perplesso a fissarla.
"Tutto il giorno? Ma sono le 9 di mattina." dico.
"Ah. Pensavo fossero le 9 di sera." blatera lei, prima di svenire nuovamente.
A mezzogiorno riusciamo a spostarci a Monterosso (secondo la De Winter MAREROSSO) e ad accaparrarci un pezzo di spiaggia. Non ci sono molte persone: solo noi e qualche pinguino.
Tralasciando le pessime figure di cui parlerà la riviera ligure per i prossimi secoli, visto che ho prosciugato il mare a forza di caderci di faccia e ingoiare litri di acqua salata, sono riuscito a bruciarmi un fianco in circa undici secondi di sole (durante i quali io mi ero addormentato sulla comodissima spiaggia di pietre acuminate).
Ora chiudo che la cozza patella si sta alterando.
[P.S. Questo post è chiaramente ironico, questi giorni sono stati stupendi e il posto è incantevole. Per realizzare questo post nessuna cozza patella è stata maltrattata.]
Edit: Per leggere il post senza alzarsi dal letto, Milady De Winter ha inclinato il computer, che le sfuggito di mano finendo dritto sulla fronte dello Sciacallo che ingenuamente le stava accanto.

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